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La storia di Babbo Natale
Chi รจ stato, per primo, a inventare la figura di Babbo Natale?
Sentirsi come dโinverno, su Babbo Natale gli scribacchini. Un poโ di aficionados di Santa Claus che ancora non si arrende e continua a sostenere la sua esistenza, ogni anno si ritrova a combattere conto i mulini a vento: le persone convinte che Babbo Natale sia un mero frutto del geniale marketing di Coca Cola Company. Ogni anno queste persone, evidentemente abili nel marketing e sapienti sociologi, ci propinano articoli e articoli sullโimpostore Santa Claus, in realtร inventato per questioni pubblicitarie; la malvagia ditta di bibite gassate avrebbe preso il buon San Nicola e lโavrebbe colorato di rosso e bianco. Ignorando che San Nicola, in quanto vescovo, era vestito di rosso. Si dice che prevenire sia meglio che curare. Perciรฒ questโanno noi, nostalgici del nostro Babbo, passiamo allโoffensiva e vi diremo la vera storia di Babbo Natale. Bambini, complottisti, mettetevi comodi; che la storia abbia inizio. Ogni persona che si rispetti sa perfettamente che Babbo arriva dal Polo Nord, ma la sua storia fa un giro molto piรน lungo del suo fantastico viaggio di una notte per circumnavigare il mondo.
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Santa Claus, ovverosia San Nicola, non nasce come vescovo cristiano. Si tratta di una figura ancestrale, la cui origine trae spunto dalle vecchie mitologie nordiche. Uno dei punti di riferimento dellโimmagine di San Nicola e delle sue renne fu infatti il dio nordico Odino, da sempre rappresentato come barbuto e panciuto, da Sleipnir, una sorta di cavallo a otto zampe capace di compiere la distanza del mondo in una sola notte. Nicola nasce nel terzo secolo a.C., nel piccolo villaggio di Patara. Cresciuto da genitori facoltosi ed educato secondo gli insegnamenti di Gesรน, Nicola comincia da subito a mettere in pratica la dottrina cristiana. Alla morte dei genitori, seguendo lโinsegnamento francescano, Nicola dona tutto ai poveri e ai bisognosi dedicando la propria vita a Dio; divenne presto vescovo di Mira, piccola cittadina romana nella moderna Turchia, una persona rispettabile e conosciuta in tutto il mondo antico per la sua grande generositร e per il suo amore per i bambini.
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Sotto lโimperatore Diocleziano, che come ben si sa odiava i cristiani per qualche imprecisato motivo, il vescovo Nicola fu perseguitato e imprigionato. Morรฌ il 6 dicembre (ora festa di San Nicola) e lโunica reliquia che rimane del vescovo รจ la manna, una sostanza liquida miracolosa che si formรฒ nella sua tomba. Molte sono le storie riguardo San Nicola che mostrano la sua devozione e il suo grande amore per i bambini. Quella che gli regala il primato di โgrande distributore di regaliโ riguarda un uomo e le sue tre figlie, incapace di dar loro una giusta dote per poterle maritare. In caso non fossero riuscite a maritarsi, il loro destino sarebbe stato la prostituzione. Misteriosamente, una notte dopo lโaltra, dentro a delle calze appese al camino ad asciugare, apparirono tre pacchi di monete. Spesso queste monete vengono rappresentate con tre sfere dโoro, ed รจ per questo che il simbolo di San Nicola sono tre sfere dorate o tre arance.
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Ma San Nicola non assomigliava affatto al vecchio barbuto che troviamo seduto nei centri commerciali. Caroline Wilkinson, antropologa dellโuniversitร di Manchester, ha utilizzato i moderni strumenti forensi per ricostruire la vera faccia del vescovo; un lungo lavoro che รจ possibile vedere nel documentario della BBC The Real Face of Santa. Veniamo ora alla parte piรน succosa della storia. San Nicola รจ tuttora festeggiato in Europa, soprattutto nei Paesi del Nord.ย Il vescovo, una volta associato alle divinitร nordiche, comincia il suo viaggio attraverso lโEuropa tramite le popolazione germaniche del 1500 circa. Il problema piรน grande si pose perรฒ con la Riforma Protestante: โOra che i santi sono scesi nelle nostre quotazioni, chi porterร i regali ai bambini?โ. La tradizione di Gesรน Bambino non funzionava molto; era piccolo e non spaventava abbastanza per poter tenere i bimbi buoni. A Gesรน furono quindi affiancate delle figure colorate, dai nomi spaventosi, come Ru-klaus (Rude Nicholas), Aschenklas (Nicholas pieno di cenere), and Pelznickel (Peloso Nicholas).
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Perรฒ, come ben si sa, le cose cominciano sempre a complicarsi quando sbarcano in America. Eโ successo con le zucche vuote di Halloween, รจ successo con i coniglietti arrosto pasquali, รจ successo anche con San Nicola. Nel diciassettesimo secolo gli olandesi sbarcarono in quelli che sarebbero poi divenuti gli USA. E chi se ne frega? Direte voi. Ebbene no: questo รจ il punto cruciale della storia, รจ il momento in cui San Nicola comincia il suo restyling dโimmagine per divenire Babbo Natale. Sinter Klaas (San Nicola in quella dolce lingua che รจ lโolandese) sbarca quindi nella sua figura originaria in America, portando con sรฉ le sue tradizioni e i suoi connotati di persona generosa e amorevole verso i bambini (chรฉ si sa, gli olandesi facevano fatica a sbarazzarsi di certe tradizioni).
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Giร nel 1773 la stampa americana comincia a parlare di un certo St. A Claus, unโevidente storpiatura del nome del santo. Nel 1809 che Santa Claus riceve perรฒ il suo primo battesimo, nientepopodimeno che dallo scrittore Washington Irving, lโautore di La Leggenda di Sleepy Hollow. Mica un signor qualunque. Irving, sotto lo pseudonimo di Diedrich Knickerbocker, scrisse la sua โStoria di New Yorkโ descrivendo lโarrivo del santo sulla sua slitta trainata da renne. ร nel 1823, perรฒ, che Saint Nick riceve la sua vera consacrazione. Clement Clarke Moore, nel suo A Visit From Saint Nicholas, meglio conosciuto come The Night Before Christmas (La notte prima di Natale) descrive perfettamente il nostro Babbo, nomi delle renne compresi. Aggiunge la strizzatina dโocchio, il camino e la sua famosa risata. โLays his finger aside the noseโ, come diceva Irving. Inutile dire come lโinfluenza e lo scambio tra Inghilterra e Stati Uniti abbia poi portato al Canto di Natale di Dickens, il cui Spirito del Natale Presente รจ un Babbo Natale verde, col mantello ornato di pelliccia bianca.
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Chi fu quindi lโabile disegnatore che prima di tutti canonizzรฒ il nostro Santa Claus? Fu lโillustratore Thomas Nast, un tizio sconosciuto che lavorava allโHarperโs Weekly, che dipinse per questo giornale il nostro Babbo Natale dal 1860 al 1880. Ventโanni dedicati a Babbo Natale. Nast fu il vero creatore di molti dettagli fino a quel momento trascurati. Lo rese piรน umano e meno elfo, ideรฒ la residenza al Polo Nord e la lista dei bambini buoni e cattivi. Nel 1920 la Coca Cola Company cominciรฒ ad usare lโimmagine di Nast per poi cominciare a rappresentarlo mentre visita le case dei bambini in maniera esplicita. Inventando un bel nulla. I colori? Nulla di piรน semplice. Anche la Coca Cola Company non si attribuisce il merito di quei colori. Nast aveva dipinto il nostro Babbo di rosso e bianco nellโHarperโs Weekly ben quarantโanni prima di loro.
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Alla Coca Cola si puรฒ attribuire il merito di aver dato risalto alla figura di Babbo Natale, di averla resa piรน popolare in tutto il mondo grazie ai suoi annunci pubblicitari, ricreando quel percorso inverso che del resto era accaduto con altre tradizioni europee e introducendo anche nuove storie: quando Santa venne rappresentato senza la fede nuziale, tutti i bambini del mondo scrissero alla Coca Cola, sconvolti, chiedendo che fine avesse fatto la signora Claus. Dagli anni โ50 Babbo Natale si รจ sistemato a Napapiiri, vicino a Rovaniemi, in Finlandia. Lรฌ potete trovare il suo ufficio e chiamare il call center, sempre operativo. Babbo Natale non va mai in ferie. E quando ci va, assicurano gli amici, beve Coca Cola. Gli piace.
Alessandra Busanel
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