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Le donne audaci che fecero la rivoluzione francese (terza parte)
Duecentrentuno anni fa, il 14 luglio 1789, a Parigi, i cittadini francesi insorti contro l’Ancien Rรฉgime conquistarono la Bastiglia, simbolo del potere.Una delle vittime fu la femminista Olympe de Gouges, ghigliottinata il 3 novembre 1794 per essersi opposta all’esecuzione di Luigi XVI.
La precipitazione della situazione politica agli albori del Terrore, con lโesautoramento dalla Montagna e la persecuzione dei girondini, comportรฒ perรฒ inevitabilmente la chiusura del Cercle Social e degli altri club des femmes, mentre Condorcet, arrestato in quanto โaristocraticoโ,ย morรฌ suicida in prigione. Unโaspra polemica nei riguardi dei montagnardi e della loro discriminazione verso le donne venne mossa anche da unโaltra vittima del Terrore, Olympe de Gouges, scrittrice che frequentava i circoli femminili parigini, il cui impegno politico ha dato un contributo di enorme importanza al pensiero femminista. La de Gouges era stata protagonista, nei primi anni della Rivoluzione, di gesti di una notevole intraprendenza con le sue attivitร e i suoi lavori letterari: aveva appoggiato la marcia su Versailles, fondato la Societร Fraterna dโAmbo i Sessi e diversi suoi testi teatrali, come Zamora e Mirza, ou lโheureux naufrage (1784), erano stati censurati e proibiti a causa dei contenuti fortemente provocatori verso lโancien rรฉgime e la politica colonialistica francese.
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Sostenuta da Brissot, Condorcet e Mirabeau, era unโammiratrice di Rousseau, di cui rivisitรฒ il modello di contratto sociale con Le bonheur primitif de lโhomme (1788), opera nella quale enunciava che il matrimonio fosse lโunione di due persone che si amano e che hanno uguali diritti. La propensione ad argomentazioni impostate sullโutilizzo di paradossi (metodo che risaliva alle dispute proprie della โquerelle des sexesโ di un secolo prima) la aiutรฒ a porre in evidenza lโambiguitร del termine โhommeโ contenuto nella Dichiarazione dellโ89, mettendone in dubbio la sua universalitร , e a comporre cosรฌ uno dei documenti piรน radicali per lโemancipazione femminile nellโetร moderna, la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. Pubblicata nel settembre 1791 proprio nei giorni in cui il re sanciva una costituzione che escludeva categoricamente le donne dalla cittadinanza attiva, la Dรฉclaration des droits de la femme dediรฉ ร la reine comprendeva anchโessa 17 articoli che ricalcavano quelli della Dichiarazione originaria, nei quali era aggiunta o sostituita alla parola โuomoโ la parola โdonnaโ, e venivano avanzate richieste programmatiche di modifiche costituzionali. Di grande incisivitร a tal riguardo sono lโarticolo IV, che denunciava la tirannia degli uomini volta a impedire che le donne potessero beneficiare delle libertร sancite dalla Dichiarazione maschile; lโarticolo VI, che richiedeva la paritร di accesso alle cariche pubbliche tra cittadini e cittadine unicamente in base a criteri meritocratici; lโarticolo X, che rappresenta la sua piรน nota affermazione politica, per la quale una donna che ha il diritto di salire al patibolo deve avere parimenti quello di salire alla tribuna; lโarticolo XI, che associava ai diritti politici e alla libertร di opinione la libertร per le donne di avere figli fuori dal matrimonio.
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Per la de Gouges, che si era definita un โhomme dโEtatโ, la rivendicazione dellโuguaglianza politica era legata allโarmonia naturale che era stata rotta dal comando degli uomini verso il sesso femminile, e si fondava sullโaccezione che le donne avessero le loro stesse facoltร intellettuali per prendere parte alla vita politica; inoltre, iย ruoli di madri, mogli e figlie non precludevano affatto il diritto ad essere โrappresentanti della nazioneโ, ma anzi costituivano proprio le qualitร che lo permettevano. Lโelenco dei diritti enunciati dalla scrittrice culmina con una postfazione dedicata al rapporto matrimoniale, che, applicando i modelli di Contract social rousseauiano e lockiano, sanciva fra gli altri il diritto di lasciare in ereditร ai figli, legittimi e illegittimi, ilย patrimonio comune dei coniugi, quello di poter scegliere liberamente se adottare il cognome del padre o della madre nonchรฉ quelloย per la donna abbandonata di essere adeguatamente risarcita dal marito. La Bock scrive che โcon il suo contratto sociale, la de Gouges accostรฒ ai diritti politici i diritti civili dellโindividuo femminile coniugato e traspose ai rapporti coniugali fra i sessi il dibattito sul difficile rapporto fra i diritti politici e quelli civili, fra la cittadinanza attiva e quella passivaโ. Olympe de Gouges, che pagรฒ con la vita i suoi duri atti dโaccusa verso la dittatura giacobina (venne ghigliottinataย il 3 novembre 1793, seconda donna pochi giorni dopo la regina Maria Antonietta, โper aver dimenticato le virtรน che convengono al suo sessoโ ) scontรฒ anche la diffidenza della societร francese del tempo: per molti anni il suo esempio di donna autonoma e istruita la fece considerare un personaggio bizzarro, dalla biografia incerta e vista con sospetto per il suo essere una โfemme de lettresโ.
Giacomo Santoru
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