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John Locke e l’Inghilterra rivoluzionaria
Trecentocinquantaquattro anni fa, nelย caldo agosto dell’anno 1666, John Locke si trasferรฌ a Londra dove conobbe Lord Ashley Cooper, futuro conte di Shaftesbury, impegnato nellโopposizione al nuovo re Carlo II. L’influenza del filosofo,ย autore dei “Due trattati sul governo”, contribuรฌ a far nascere la grande Inghilterra delle rivoluzioni.
Il 30 gennaio 1649, quando a Londra veniva decapitato il re Carlo I, John Locke aveva sedici anni. I dieci anni precedenti erano stati agitati da una guerra civile che aveva contrapposto al re e a parte della nobiltร la fazione favorevole al parlamento, che rivendicava tra le sue ragioni il principio giร di per sรฉ rivoluzionario della rappresentanza del popolo inglese, nella quale si era distinto il puritano Oliver Cromwell a capo dei suoi โIronsidesโ. Sconfitto nelle battaglie decisive, Carlo I veniva infine portato a Londra per essere giudicato; questo era lโevento politicamente piรน rilevante del parlamento, che lo condannรฒ per la sua condotta alla pena capitale. Il suo regno era stato attraversato dal continuo conflitto proprio con lโorgano legislativo, sciolto e delegittimato piรน volte, e dalle controversie religiose legate alle diverse confessioni. Era formato da anglicani, cattolici – piรน o meno malvisti a seconda del grado di vicinanza alla tradizione romana – e puritani, divisi in una moltitudine di sette.
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Questa situazione, almeno dal punto di vista del conflitto religioso, non cambiรฒ sensibilmente dopo lโabolizione della Monarchia e la proclamazione della Repubblica capeggiata da Cromwell; dopo la morte di costui, avvenuta nel 1658, la tensione si acuรฌ: il pensiero del primo Locke appare influenzato da queste vicende storiche, molto spesso sanguinarie e improntate al conflitto e al disordine civile, tanto che i โDue scritti sul magistrato civileโ, del periodo immediatamente successivo alla parentesi repubblicana, tratteggiano la figura di un magistrato detentore di un potere forte ed esteso alle questioni religiose. Parallelamente Locke sviluppava una concezione che costituisse un antidoto al fanatismo e allโirrazionalismo, che erano alla base dei disordini civili vissuti durante tutta la giovinezza, cominciando a concentrare la sua attenzione sui temi dello stato di natura e della legge naturale universale.
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Nellโestate del 1666 Locke conosce Lord Ashley Cooper, futuro conte di Shaftesbury, impegnato nellโopposizione al nuovo re Carlo II; si trasferisce con lui a Londra, prendendo parte direttamente ai suoi affari politici. In questo nuovo ruolo, e di fronte alla politica autoritaria anche in campo religioso da parte del re, Locke rovesciรฒ definitivamente la posizione espressa nei โDue scritti sul magistrato civileโ e cominciรฒ a sviluppare i temi della limitazione del potere politico e della tolleranza che costituiranno i cardini del suo pensiero maturo. Nel 1675 Locke lascia Londra, dove i rapporti tra Shaftesbury e il re erano peggiorati, e passa quattro anni in Francia, a Montpellier e poi a Parigi, rimanendo colpito dalla situazione di intolleranza nei confronti dei calvinisti imposta dalla politica assolutistica di Luigi XIV. Tornato a Londra nel 1679 deve nuovamente lasciare lโInghilterra a causa dellโaccusa di tradimento rivolta contro Shaftesbury, prossimo alla morte, e nel 1683 si trasferisce in Olanda, dove ha unโesperienza diretta di una realtร tollerante; stringe rapporti con intellettuali latitudinari e sviluppa ulteriormente la teoria politica che presenterร nei โDue Trattati sul Governoโ.
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Quando nel 1685 muore il re Carlo II e gli succede il cattolico Giacomo II, in violazione dellโAtto di Esclusione che ne vietava lโascesa al trono, la rivolta si fa prossima, ma non scoppia in una rivoluzione violenta: si ha invece quella che venne definita la โGloriosa rivoluzioneโ, con la quale nel 1688 il trono viene consegnato a Guglielmo dโOrange, marito di Maria II Stuart, che arriva dallโOlanda e si insedia a Londra giurando di rispettare il parlamento e la dichiarazione dei diritti stilata dal parlamento stesso. La caratteristica fondamentale di questo evento รจ quindi lโinstaurazione di una Monarchia per volontร del parlamento, rappresentante il popolo, e la formazione di un potere politico limitato dalla sua stessa struttura ed equilibrato nei poteri, temi che lโopera di Locke teorizza e giustifica razionalmente. Locke puรฒ cosรฌ tornare a Londra e pubblicare i โDue Trattatiโ e altri scritti fondamentali elaborati negli anni precedenti.
Andrea Puddu
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