L’Universale editore


Le meraviglie del Trinity College di Dublino

Una delle piรน mirabili biblioteche al mondo e un prestigioso istituto d’istruzione,ย tra i piรน antichi d’Irlanda. Fondata nel 1592 da Elisabetta I,ย al suo interno comprende circa cinque milioni di testi e un’importante collezione di antichissimi e preziosi manoscritti.
ยซQuesto posto รจ un mistero. Un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi, ha unโ€™anima. Lโ€™anima di chi lo ha scritto e di quelli che lo hanno letto e vissuto e sognato. Ogni volta che un libro cambia di mano, ogni volta che qualcuno fa scorrere lo sguardo sulle sue pagine, il suo spirito cresce e si rafforza. In questo posto i libri che nessuno piรน ricorda, i libri che si sono perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa di arrivare tra le mani di un nuovo lettore, di un nuovo spiritoยป. Le parole dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafon sembrano descrivere alla perfezione l’aspetto di una delle piรน mirabili biblioteche dell’umanitร : la Trinity College Library di Dublino.
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Il nucleo antico di questa prestigiosa biblioteca รจ la splendida ed imponente “long room”, una gigantesca sala settecentesca lunga una settantina di metri progettata dall’ingegnere militare ed architetto Thomas Burgh (1670-1730). L’aspetto inconfondibile alla biblioteca รจ dato dalle numerose nicchie a due piani presenti ai lati della sala. La volta a botte risale, invece, a delle modifiche effettuate nel 1861 sul progetto degli architetti Deane e Woodward. Ad impreziosire ulteriormente la sala contribuiscono ben 51 busti di letterati, scienziati e filosofi, realizzati per la maggior parte dallo scultore fiammingo Peter Scheemakers (1691-1781).
Scala a chiocciola che conduce al piano superiore della Long Room. ยซFondare biblioteche รจ un poโ€™ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro lโ€™inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.ยป Queste parole di Marguerite Yourcenar ci danno la giusta definizione di una biblioteca come un magazzino culturale atto ad affrontare gli eventuali tempi bui assai ricorrenti nella storia dell'uomo . In quest'ottica Dublino ha beneficiato del suo "granaio" culturale, contribuendo alla creazione di numerosi tesori letterari distinguendosi come una cittร  tra le piรน vivaci del panorama Europeo. Fra i suoi figli prediletti spiccano certamente Jonathan Swift, Oscar wilde, Bram Stoker e Samuel Beckett. Tutti e quattro compirono il loro apprendistato intellettuale proprio tra le mura del Trinity College.
Scala a chiocciola che conduce al piano superiore della Long Room. ยซFondare biblioteche รจ un poโ€™ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro lโ€™inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venireยป. Queste parole di Marguerite Yourcenar ci danno la giusta definizione di una biblioteca come un magazzino culturale atto ad affrontare gli eventuali tempi bui assai ricorrenti nella storia dell’uomo. In quest’ottica Dublino ha beneficiato del suo “granaio” culturale, contribuendo alla creazione di numerosi tesori letterari distinguendosi come una cittร  tra le piรน vivaci del panorama Europeo. Fra i suoi figli prediletti spiccano certamente Jonathan Swift, Oscar wilde, Bram Stoker e Samuel Beckett. Tutti e quattro compirono il loro apprendistato intellettuale proprio tra le mura del Trinity College.
Busto di Omero realizzato da Scheemakers. Nell'antica sala sono contenuti oltre 200.000 volumi in ottimo stato di conservazione, frutto di una norma che fin dal 1801 ha dato alla biblioteca del Trinity il diritto ad acquistare una copia gratuita di ogni libro stampato in Gran Bretagna ed Irlanda.
Busto di Omero realizzato da Scheemakers. Nell’antica sala sono contenuti oltre 200.000 volumi in ottimo stato di conservazione, frutto di una norma che fin dal 1801 ha dato alla biblioteca del Trinity il diritto ad acquistare una copia gratuita di ogni libro stampato in Gran Bretagna ed Irlanda.
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La splendida sala della biblioteca del Trinity college fu costruita tra il 1712 ed il 1732. L’aspetto simile ad una cattedrale l’ha resa il luogo adatto per il set cinematografico di Star Wars Ep. II – L’attacco dei cloni. Il gioiello piรน prezioso del Trinity รจ il “Book of Kells”, un codice miniato risalente IX secolo. Mentre nell’Europa continentale Carlo Magno riunificava parzialmente i territori del vecchio Impero romano d’Occidente, i monaci irlandesi creavano un evangelario riccamente decorato. Custodito nell’abbazia di Kells, da cui prese il nome, vi rimase fino al 1651, anno in cui fu inviato a al Trinity College di Dublino per sottrarlo alle razzie delle truppe di Oliver Cromwel, acquartierate nei pressi del monastero.
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A distanza di secoli la biblioteca ed il suo volume piรน raro continuano ad affascinare le persone, divenendo con il passare del tempo una vera e propria metร  di pellegrinaggio culturale. Oggi รจ possibile – a patto di astenersi dallo scattare delle fotografie – scrutare meravigliati i fogli in pergamena, ciascuno decorato con delle splendide miniature colorate con la tempera. Tutto รจ stato gelosamente conservato dentro una teca. Gerald of wales (in lat. Giraldus Cambrensis), chierico e scrittore del XII secolo, volle raccontare il suo incontro con uno straordinario libro che egli ebbe modo di ammirare proprio in Irlanda. A rileggere le sue parole sembra che egli si riferisse proprio al Book of Kells: ยซGuardalo con piรน attenzione e penetreresti nel cuore stesso dell’arte, discernendo delle complessitร  cosรฌ delicate e sottili, cosรฌ piene di nodi e di legami, con dei colori cosรฌ freschi e viventi, che crederesti si tratti dell’opera di un angelo, e non di un uomoยป.

Stefano Carta

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