L’Universale editore


La Notte dei cristalli

Ottantadue anni fa, tra il 9 e il 10 novembre 1938, i nazisti, prendendo a pretesto l’omicidio di un funzionario tedesco dell’ambasciata di Parigi, scatenarono in tutto il Reich un violento pogrom antisemita di massa. Vennero distrutte piรน di duecento sinagoghe e rotte le vetrine di oltre mille negozi ebraici, decine di ebrei vennero uccisi e circa trentamila vennero deportati nei campi di concentramento.ย ย 

La sera del 9 novembre 1938, la violenza antiebraica attentamente orchestrata dai nazisti esplose ferocemente in tutto il Reich, che otto mesi prima aveva annesso l’Austria con lโ€™Anschluss. Nei giorni successivi vennero bruciate e danneggiate duecento sinagoghe e saccheggiato e rotte le vetrine di oltre mille negozi ebraici. Circa trentamila ebrei di etร  compresa tra sedici e sessantโ€™anni furono arrestati e inviati nei campi di concentramento. La polizia non intervenne per fermare le violenze. I vigili del fuoco non parteciparono per proteggere le sinagoghe ma per garantire che le fiamme non si diffondessero nelle proprietร  ariane adiacenti. Al pogrom fu dato un nome caratteristico: Kristallnacht, la โ€œNotte dei cristalliโ€. Da quel momento, gli ebrei persero definitivamente l’illusione di avere un futuro nella Germania nazista di Adolf Hitler.

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Il 12 novembre 1938 il feldmaresciallo Hermann Gรถring convocรฒ una riunione tra alcuni funzionari nazisti per discutere dei danni all’economia tedesca causati dai pogrom. La comunitร  ebraica venne multata per un miliardo di Reichsmark. Inoltre, gli ebrei furono incaricati di ripulire le strade. Agli ebrei tedeschi, ma non agli ebrei stranieri, venne vietato di riscuotere i premi delle assicurazioni. Inoltre, gli fu presto negato l’ingresso nei teatri, furono costretti a viaggiare sui treni in compartimenti separati ed esclusi dalle scuole tedesche. Queste nuove restrizioni si aggiunsero ai divieti precedenti, come quelli che vietavano agli ebrei di conseguire titoli di studio universitari, di possedere attivitร  commerciali o di praticare legge e attivitร  mediche al servizio dei non ebrei. I nazisti continuavano a confiscare le proprietร  ebraiche in un programma chiamato “Arianizzazione”. Gรถring concluse l’incontro di novembre con una nota ironica: “Non vorrei essere ebreo in Germania!”.

Massimo Piludu

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