L’Universale editore


Fidel e lo sbarco a La Playa de las Coloradas

Sessantaquattro anni fa, il 2 dicembre 1956, Fidel Castro, con 82 esuli cubani, sbarcรฒ a La Playa de las Coloradas e diede inizio alla rivoluzione marxista di Cuba.ย 

Quando ancora il Mondo non era diviso in due blocchi contrapposti dal Muro di Berlino e quando il Socialismo Reale era un esperimento esclusivamente orientale, 82 uomini, tra cui l’italiano Gino Donรจ, sfidarono la sorte ed entrarono nella leggenda ritornando rocambolescamente dall’esilio che durava da ben tre anni. La maggior parte di essi era reduce dal fallito attacco alla caserma del Moncada del 26 luglio 1953 e del successivo esilio in Messico e, come Fidel Castro, tutti avevano giurato che avrebbero liberato dalla corrotta dittatura la loro isola, oppure sarebbero diventati martiri.

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La storia di questi primi barbudos comincia il 25 novembre 1956 a Tuxpan, nello stato di Veracruz in Messico, quando a bordo dello yacht Granma (un’imbarcazione di 19 metri concepita per ospitare al massimo venti persone) salparono in piena notte con l’obiettivo di sbarcare il 30 novembre a Santiago de Cuba. A causa del maltempo che ostacolรฒ ininterrottamente il loro viaggio, i rivoluzionari furono costretti a cambiare destinazione e a posticipare di due giorni il loro arrivo: alle prime luci dell’alba del 2 dicembre 1956 riuscirono a sbarcare a Playa Las Coloradas, qualche chilometro piรน a nord rispetto alla meta originaria. โ€œLโ€™appuntamento era quattro giorni prima, un chilometro e mezzo piรน in lร โ€, raccontรฒ l’ex partigiano Donรจ, e proprio per questo gli uomini di Castro non trovarono alcun compagno ad attenderli. Anzi, furono avvistati da alcune imbarcazioni che diedero immediatamente l’allarme alle autoritร  militari. Cosรฌ, nel giro di un’ora, l’esercito di Batista era giร  pronto ad attaccare. Stremati dal difficoltoso viaggio e da uno sbarco che sembrava piรน un naufragio, avvenuto in un’area paludosa e isolata, furono quasi immediatamente attaccati dall’esercito regolare e dall’aviazione cosรฌ che, chi non cadde morto o in mano nemica, fu costretto alla fuga. L’esiguo nucleo originario si scompose ulteriormente, tanto che il gruppo piรน numeroso era formato da soli quattordici membri e per giorni non si ebbero notizie nรฉ di Castro, che i giornali nazionali e stranieri credevano morto, nรฉ degli altri gruppi.

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Ma รจ proprio a questo punto che la leggenda prende vita e comincia il vero cammino dei barbudos verso la conquista di Cuba. Dopo il difficile approdo e la repentina fuga, il piccolo esercito castrista riuscรฌ a riorganizzarsi alle pendici della Sierra Maestra e a cominciare l’azione di guerriglia: รจ al 2 dicembre, appunto, che si fa risalire la nascita dell’Esercito Ribelle, antecedente alle Forze Armate Rivoluzionarie. I vari superstiti riuscirono a ricongiungersi, presso Cinco Palmas, solo il 18 dicembre successivo e qui avvenne uno storico e benaugurante dialogo tra Raul e Fidel Castro: โ€œQuanti fucili hai?โ€ chiese Fidel. โ€œCinqueโ€ rispose il fratello. โ€œCon i due che io sono sette! Adesso sรฌ che la vinciamo la Rivoluzione!โ€ assicurรฒ Fidel. E la storia gli diede ragione pochi anni dopo, quando, l’8 gennaio 1959, entrรฒ trionfante a L’Avana sancendo la definitiva sconfitta di Batista.

Andrea Tagliaferri

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