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L’almanacco de “il Caffè”- 1885: nasceva Ezra Pound
Un protagonista di primo piano della letteratura del ‘900 ma anche e soprattutto un prezioso mecenate per grandi scrittori del calibro di James Joyce, T. S. Eliot e l’italiano Pier Paolo Pasolini.
Ezra Weston Loomis Pound nasce ad Hailey, nell’Idaho e trascorse gran parte della vita in Europa e in particolare in Italia. Esponente di spicco del modernismo letterario, pubblicò numerose raccolte di poesie e saggi, tra i cui temi ricorreva spesso quello sul conflitto tra economia e finanza, considerato ancora oggi di profonda attualità. Costituì, assieme a Thomas Stearns Eliot, la forza trainante di molti movimenti modernisti, principalmente dell’imagismo e del vorticismo, correnti che prediligevano un linguaggio d’impatto, un immaginario spoglio e una netta corrispondenza tra la musicalità del verso e lo stato d’animo che esprimeva, in contrasto con la letteratura vittoriana e con i poeti georgiani. Sono temi ricorrenti nella sua poesia epica e lirica la nostalgia per il passato, la fusione tra culture diverse, e il tema dell’usura, contro cui si scaglia apertamente. Trasferitosi in Italia nel 1924, fu vicino al regime fascista. Catturato dai partigiani, venne consegnato alle forze armate degli Stati Uniti d’America, dove fu sottoposto a processo per tradimento. Dichiarato incapace con una contestata diagnosi, fu detenuto dodici anni in un manicomio giudiziario fino a quando, liberato, tornò in Italia dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Ernest Hemingway come critico letterario commentò il lavoro poetico di Pound in questi termini: «Il meglio della scrittura di Pound – e si trova nei “Cantos” – durerà finché esisterà la letteratura»
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