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L’almanacco de «il Caffè»: 1970, Douglas Engelbart brevetta il mouse.
Il “mouse” più celebre della storia …ovviamente dopo Mickey!
Un ingegnere elettronico americano, Douglas Engelbart, spinto dalla volontà di migliorare il modo di lavorare delle persone, il 17 novembre del 1970 riuscì a brevettare il primo mouse della storia. Quando lo ideò nel 1963, era un rudimentale dispositivo di puntamento, costituito da un involucro di legno che racchiudeva un meccanismo di dischi metallici, poteva muoversi solo in senso orizzontale e determinare gli spostamenti sul piano di lavoro. Il dispositivo era dotato inoltre di un pulsante che, a seconda del tipo di pressione esercitata (i click), trasmetteva segnali elettrici al sistema. Fu chiamato “mouse” perché la forma richiamava vagamente quella di un topo, nella prospettiva che, per una sua successiva commercializzazione, avrebbe pensato ad un nome più serio. Si dovette attendere qualche anno, prima della sua divulgazione planetaria. Fu infatti perfezionato da un collega di Engelbart, Bell English che vendette il brevetto alla Xerox, la quale nel 1973 realizzò il primo mouse “a pallina” e il primo computer dotato di mouse (lo “Xerox Star”). Una dimostrazione del suo funzionamento conquistò un giovanissimo Steve Jobs, che ne sviluppò una versione più avanzata per Lisa, primo modello di personal computer della Apple, e successivamente per il Macintosh. Allo stesso Jobs fu riconosciuto il merito di aver realizzato l’assetto definitivo del mouse, cui si sarebbero ispirate le versioni successive, sia quelli a funzionamento meccanico, sia quelli dotati di sistema ottico o laser. Infine ad Engelbart dobbiamo anche l’ideazione dell’ipertesto!
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