Fu uno dei programmi televisivi di maggiore successo della TV italiana, andato in onda dal 1957 alla fine del 1976 subito dopo il Tg delle 20:00

Sulla scia di una graduale apertura ai moderni linguaggi della comunicazione televisiva con l’obiettivo di aumentare le entrate, l’allora (quasi) neonata RAI diede spazio alla pubblicità.
La sua sigla era la tarantella “Pagliaccio” del repertorio napoletano dell’800, ri-arrangiata dal maestro Raffaele Gervasio. Carosello racchiudeva una serie di spot subito dopo il TG delle 20. Non c’erano solo testimonials ma personaggi ideati per l’occasione, come Carmencita, Calimero, la mucca Carolina, Susanna tutta panna e tanti altri che divennero vere e proprie stars e quei personaggi erano tutt’uno con il prodotto reclamizzato. Erano inscindibili. Ogni scenetta era un mini varietà soltanto in minima parte occupato dal prodotto da reclamizzare: poteva durare al massimo 2 minuti e 15 secondi, dei quali solo gli ultimi 35 secondi da dedicare allo spot vero e proprio. Il nome della nuova striscia venne suggerito da Marcello Severati. I primi marchi pubblicizzati furono “Shell”, “l’Oreal“, “Singer” e “Cynar” preceduti da una piccola scenetta recitata da noti attori e personaggi dello spettacolo. Così lo spot, in maniera tutt’altro che aggressiva, entrava nelle case di migliaia di italiani (gli abbonati in quel momento ammontavano a poco meno di 700 mila), che col passare del tempo iniziarono ad affezionarsi ai vari personaggi che sfilavano sullo schermo. Carosello andò in pensione il 1° gennaio 1977, con il saluto di addio affidato a Raffaella Carrà.

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