Settantanove anni fa, il 5 marzo 1943, gli italiani cominciavano a manifestare i primi malumori nei confronti del regime fascista e la convinzione che la guerra si sarebbe conclusa con una terribile sconfitta.

Settantanove anni fa, il 5 marzo 1943, gli italiani cominciavano a manifestare i primi malumori nei confronti del regime fascista e la convinzione che la guerra si sarebbe conclusa con una terribile sconfitta. Quella mattina vi furono scioperi alla Fiat, poi nelle altre officine milanesi. Gli operai incrociarono le braccia in segno di protesta contro il ritardo della distribuzione dei generi alimentari. La polizia non riuscì a reprimere la contestazione e Mussolini capì che quello era soltanto un pretesto che nascondeva un’insoddisfazione generale per una guerra che in pochi sentivano davvero. Disse quel giorno al prefetto: “Questo è soltanto un pretesto. Bisogna tenere gli occhi aperti perché in questa come in altre province sono state segnalate ricostituzioni di gruppi sovversivi. Bisogna vigilare!”.

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