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Il partigiano Giangiacomo
Cinquant’anni fa, il 14 marzo 1972, l’editore e fondatore dei Gruppi d’Azione Partigiana Feltrinelli rimase ucciso in una esplosione vicino ad un traliccio dell’alta tensione a Segrate, in provincia di Milano.
La storia della Repubblica italiana รจ costellata di misteri tuttora irrisolti, e la strage della Banca Nazionale dellโAgricoltura in Piazza Fontana a Milano, del 12 dicembre 1969, ne รจ forse uno dei principali; la bomba esplosa a Milano รจ probabilmente la chiave di volta di quella Strategia della Tensione di cui si รจ tanto parlato dagli anni โ70 in poi, tesa a sovvertire lโordine dello Stato repubblicano italiano o a favorirne una svolta autoritaria. Allโinterno di questa vicenda emblematica si snodano le vite e le morti di tantissime persone coinvolte direttamente o indirettamente. Tra queste persone cโรจ pure il noto editore Giangiacomo Feltrinelli, morto in circostanze misteriose il 14 marzo 1972 a Segrate. Anche se non fu antifascista fin da subito, Feltrinelli partecipรฒ alla guerra di Liberazione dal 1944 nel Gruppo di Combattimento โLegnanoโ con il quale, alle dipendenze della V Armata americana, liberรฒ Bologna il 21 aprile 1945. Al termine della guerra militรฒ nel Partito socialista italiano, per poi aderire a quello comunista dopo la โscissione di Palazzo Barberiniโ e finire nella Sinistra extraparlamentare tra gli anni โ60 e โ70, dopo la bomba di Piazza Fontana (che ne sancรฌ anche lโentrata in clandestinitร ) e la creazione dei GAP (Gruppi dโAzione partigiana, riprendendo la sigla partigiana dei Gruppi dโAzione patriottica) nel 1970. Negli anni successivi la fondazione della sua casa editrice (1954), divenne in assoluto il maggior promotore italiano ed europeo delle idee della nuova sinistra anticoloniale, anticapitalista e terzomondista.
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Nel 1967, avvenuto il golpe in Grecia, in Italia Paolo Emilio Taviani promosse una riforma legislativa sulla pubblica sicurezza che consentiva la proclamazione dello stato dโemergenza, che suscitรฒ feroci critiche dagli ambienti di sinistra (Pietro Secchia su tutti). Tra le principali voci contrarie si alzรฒ proprio quella di Feltrinelli che si era ormai fatto promulgatore, come giร detto, delle idee di una nuova sinistra extraparlamentare stringendo importanti rapporti anche con i movimenti esteri come la SDS (la lega degli Studenti Socialisti Tedeschi) e divulgando sul territorio nazionali i loro ideali e i loro principi. Nellโaprile del 1968, poi, ci fu la sua decisiva svolta verso la guerriglia con il tentativo di costituzione di un esercito di liberazione nazionale allo scopo di incanalare tutte le forze della sinistra extraparlamentare verso una resistenza armata contro lโimminente colpo di Stato della destra neofascista. A sostegno della tesi del complotto, stampรฒ diversi opuscoli in cui sosteneva che fosse giunta lโora di passare dalle ยซarmi della critica alla critica delle armiยป, tesi che andรฒ rinforzandosi dopo le bombe del 25 aprile dellโanno successivo. Nellโestate, infatti, stampรฒ un volume in cui prevedeva una possibile ยซsvolta radicale e autoritaria di destra, un colpo di Stato allโitalianaยป con il tacito consenso di militari, della NATO e pure di alcune alte personalitร politiche che avrebbero creato ad hoc il contesto giusto: ยซPuรฒ darsi che lo spunto sia offerto da una vertenza sindacale nel settore del pubblico impiego deliberatamente inasprita dallโintransigenza dellโesecutivo, oppure sia provocato ad arte sparando magari su folle inermi di dimostrantiยป, scriveva appunto dopo le bombe della fiera campionaria e della Stazione Centrale di Milano (il commissario Luigi Calabresi seguirร anche in questo caso la falsa pista anarchica…). Le varie pubblicazioni evidenziano sicuramente lโacutezza dellโanalisi politica dellโeditore milanese e, allo stesso tempo, la precisione delle fonti a cui poteva attingere allโepoca. Il suo volumetto riporta informazioni dettagliate molto simili a quelle dei rapporti informativi che Guido Giannettini (giornalista e attivista di estrema destra, a libro paga del SID) aveva fornito ai neofascisti Freda e Ventura, in cui si prevedeva la successione di eventi di quel tragico biennio: la scissione socialista, lโautunno caldo, la strage e la svolta autoritaria del governo, tanto che, dopo le bombe sui treni di agosto, Feltrinelli stesso disse allo scrittore Saverio Tutino: ยซHai visto? Le mettono apposta per dare la colpa a me!ยป.
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Con la prospettiva sempre piรน concreta del golpe fascista, Feltrinelli cominciava a preparare il suo esercito per difendere i principi della Costituzione nata dalla resistenza partigiana. A questo scopo creรฒ i giร citati GAP affittando una cascina nellโalessandrino, precisamente a Rochetta Ligure, e utilizzando la cascina della moglie Sibilla Melega a Certofoglio. Assieme a diversi militanti comunisti, anche del PCI genovese oltre che della sinistra extraparlamentare, nei due campi dโaddestramento si radunarono indipendentisti sardi (per trasformare la Sardegna in una Cuba italiana contattรฒ pure il latitante Graziano Mesina, che fu convinto dal SID a rifiutare) ed altoatesini, oltre che estremisti di sinistra stranieri come โIl Diavoloโ, nome di battaglia di Horst Ludwig Meyer, militante della RAF che svolse il ruolo di addestratore. L’editore si stava preparando a qualcosa di grosso che sarebbe dovuto accadere nellโestate del 1969 e probabilmente non si sbagliรฒ di molto:
– in agosto scattรฒ un allarme NATO che durรฒ fino a settembre, mese in cui pure i giornali scrissero di un colpo di Stato sventato allโultimo momento (evento poi confermato del capo della polizia Vicari durante il processo di Catanzaro per Piazza Fontana).
– nel settembre 1969 si riunirono a LโAia i responsabili dei servizi di sicurezza europea e Umberto Federico dโAmato, vice direttore degli Affari Riservati, richiamรฒ lโattenzione sulle manovre clandestine di Feltrinelli: ยซattivitร che vanno attentamente seguite in considerazione del fanatismo ideologico dellโindividuoยป, lasciando cosรฌ trapelare una certa conoscenza di quel che stava organizzando lโeditore.
– unโinformativa degli Affari riservati del 24 agosto riguardante il ruolo di Mikis Reptis (militante della resistenza greca alla dittatura dei Colonnelli), inspiegabilmente inserita nel fascicolo riguardante Feltrinelli, parla di un esercito internazionale costituitosi in agosto per liberare la Grecia. Da notare รจ la contemporaneitร con la creazione dellโesercito di Feltrinelli che fa presumere che lโinformativa si riferisse anche allโiniziativa italiana e non solo a quella greca.
Andrea Tagliaferri
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