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L’ALMANACCO DE «il Caffè». 1997 muore madre Teresa di Calcutta.
Nel 1978 ricevette il premio Nobel per la pace
Il 5 settembre 1997 abbandonava questa vita terrena Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, conosciuta al mondo come Madre Teresa di Calcutta. Nata da una famiglia albanese a Skopje, nell’attuale Macedonia, nel 1910, fondò la congregazione delle “Suore Missionarie della carità”. Il percorso iniziato a 18 anni si conclude, con i voti temporanei, nel 1931.A 18 anni decide di prendere i voti e a 19 si trasferisce per la prima volta in India. Questa diventerà la sua nuova patria, tanto da ottenere la cittadinanza. Da quel momento in poi, sarà per tutti Madre Teresa, nome scelto come omaggio a Santa Teresa di Lisieux, patrona dei missionari. La vita al servizio delle popolazioni indiane in difficoltà trova compimento nella fondazione della congregazione delle Missionarie della carità, avvenuta nel 1950. Ai tre voti comuni a tutti gli ordini (povertà, obbedienza e castità), ne aggiunge un quarto: essere al servizio “dei più poveri tra i poveri“. Nel 1979, a Madre Teresa viene assegnato il premio Nobel per la Pace. Arrivata a Oslo per ritirarlo, pretese uno sola condizione: la cancellazione della cena di gala per devolvere i fondi previsti per l’evento ai poveri. L’immagine minuta di Madre Teresa, con l’abito bianco bordato d’azzurro e un corpo via via più provato dall’artrite reumatoide e da problemi di cuore, è diventato un simbolo mondiale. Nei mesi precedenti alla scomparsa, aveva incontrato per l’ultima volta Papa Giovanni Paolo II e lasciato la guida delle Missionarie della carità a Nirmala Joshi. Giovanni Paolo II (in deroga al classico iter canonico) avviò il processo di beatificazione a meno di due anni dalla morte. Nel 2016 è stata proclamata santa. Il corpo è conservato ora a Calcutta in una tomba nella sede centrale delle Missionarie della Carità, nonostante le richieste dell’Albania di trasferire le spoglie nel Paese d’origine della religiosa.