Luogo simbolo della fede cattolica e scrigno di opere d’arte senza tempo (tra cui la celebre “Pietà di Michelangelo”), la Basilica di San Pietro, fu riconosciuta nel 1980 Patrimonio dell’Umanità e posta sotto l’egida dell’UNESCO.

 Dopo 120 anni di lavori dove presero parte i più grandi geni della storia dell’architettura, il 18 novembre 1626, papa Urbano VIII consacrò la Basilica di San Pietro in Vaticano, il più importante tempio della cristianità. Sorta nel luogo di sepoltura dell’apostolo Pietro, il progetto di una nuova basilica fu promosso da Papa Niccolò V verso la metà del XV secolo, ma la posa della prima pietra si ebbe con papa Giulio II il 18 aprile 1506. La direzione dei lavori fu affidata inizialmente al Bramante, che optò per la pianta a croce greca con una grande volta centrale e quattro piccole cupole, ma l’ingresso di Michelangelo diede un’impronta decisamente diversa all’opera, segnandone per sempre il profilo architettonico e la collocazione nel tessuto urbano di Roma. Fu proprio il Buonarroti a ideare l’imponente cupola, oggi considerata un monumento simbolo della Capitale, realizzata dopo la sua morte dal discepolo Giacomo della Porta (tra il 1588 e il 1593). L’ultimo fondamentale ritocco al progetto originario si deve a Carlo Maderno, che prolungò la navata centrale fino all’attuale piazza San Pietro, realizzando una pianta a croce latina. Dopo la consacrazione del 1626, intervenne l’insuperabile genio di Lorenzo Bernini a plasmare l’opera sia all’esterno – con il disegno dello spettacolare colonnato che delimita la piazza – che all’interno, con la realizzazione tra gli altri del maestoso Baldacchino di San Pietro che sovrasta l’Altare Maggiore. Luogo simbolo della fede cattolica e scrigno di opere d’arte senza tempo (tra cui la celebre “Pietà di Michelangelo”), la Basilica di San Pietro, fu riconosciuta nel 1980 Patrimonio dell’Umanità e posta sotto l’egida dell’UNESCO.

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