Il tuo carrello è attualmente vuoto!
Vi sono alcuni uomini nella Storia, la cui morte ha un valore simbolico tale da capovolgere, intensificare o edulcorare, il significato e l’importanza delle azioni realmente intraprese durante il corso della loro vita. Il libro ripercorre la storia di Francisco Ferrer y Guardia e dell’Escuela Moderna, una fondata su principi libertari e ferventemente anticlericali, che…
Vi sono alcuni uomini nella Storia, la cui morte ha un valore simbolico tale da capovolgere, intensificare o edulcorare, il significato e l’importanza delle azioni realmente intraprese durante il corso della loro vita. Il libro ripercorre la storia di Francisco Ferrer y Guardia e dell’Escuela Moderna, una fondata su principi libertari e ferventemente anticlericali, che volle sottrarre all’Istituzione ecclesiastica il monopolio nella formazione delle coscienze. Lungo le caotiche e insanguinate vie di Barcellona di inizio Novecento,il saggio analizza l’intreccio tra la tragica esperienza umana di un poliedrico anarchico, e una moderna e rivoluzionaria concezione di educazionismo. L’autore riflette sulla possibilità di un continuum nella strategia dell’insegnamento sui banchi di scuola, attraverso un processo di desacralizzazione del paradigma cristiano, una neutralità dell’insegnamento e un tentativo di appropriarsi del vero significato della parola “educazione”. Attraverso la decostruzione dell’edificio pratico costruito da Ferrer, si indagheranno gli elementi teoretici su cui la scuola fondò la propria breve fortuna, e l’eredità che ne derivò in tutto il Continente. L’indagine su un uomo dai molti volti, la ricerca di una società ancorata a un passato atavico e a una tradizionale fede anticlericale. Una storia che potrebbe accarezzare la sensibilità umana del lettore e, al contempo, costringerlo a riflettere sulla necessità di scindere la vicenda umana di una persona rispetto alle reali opere pratiche messe in atto. Un uomo dimenticato dai più, la cui Storia è ancorata ad un passato che potrà far riflettere sulla ammissibilità di valori universalmente riconosciuti, o sulla necessità di storicizzare le manifestazioni pratiche di tali valori, unicamente nell’ambiente in cui si espressero rispetto a un’alterità opprimente. Lo scopo del libro non è quello di fornire teorie risolutive, ma lasciare interrogativi e domande su un personaggio che, dopo più di un secolo dalla sua morte, rimane fonte di molti dubbi e di poche certezze.