Descrizione
La storia della Chiesa cattolica in epoca contemporanea è una storia fitta di avvenimenti, alcuni in sintonia con le tradizioni millenarie ed altri di carattere quasi rivoluzionario. Ma si tratta soprattutto di una storia di esseri umani che, seguendo la loro fede, hanno dato un contributo fondamentale per la conservazione delle tradizioni e per la trasmissione della fede stessa a nuovi individui e nuove generazioni. Tra questi uomini, i papi sono quelli che hanno visto sommate nel loro ruolo il maggior numero di responsabilità. Un ruolo che non li pone solo a capo della diocesi di Roma e a capo del cattolicesimo, ma che ne fa a tutt’oggi uno degli uomini più importanti del pianeta. Una guida morale la cui voce non è seguita solo dai fedeli che abbracciano il cattolicesimo come religione, ma che si propaga ed è ascoltata tra tutti i popoli, suscitando reazioni positive o negative a seconda dei casi. Seguire l’avvicendarsi di questi uomini alla guida della Chiesa significa non solo seguire la storia del cattolicesimo, ma anche la storia del rapporto tra questa religione e il resto del mondo. E in particolare nell’epoca contemporanea significa seguire trasformazioni di una consistenza e di una rapidità senza precedenti, in tutti i campi, e con le quali i pontefici si sono confrontati e spesso scontrati. Ecco perché mi sono voluto concentrare in questa raccolta di ritratti sugli uomini che sono stati chiamati a questo difficile incarico a partire dal 1846, cioè dal momento in cui venne eletto quello che sarà ricordato come l’ultimo Papa Re. Dopo di lui, nonostante la creazione nel 1929 dello Stato della Città del Vaticano, il Papa è principalmente una guida religiosa e morale, mentre il ruolo politico ha delle connotazioni molto particolari che non possono essere equiparate a quelle di altri capi di stato. Questi ritratti, nati per essere pubblicati singolarmente sulla rivista “Il Caffè”, sono il tentativo di raccontare il Papa in quanto guida religiosa e capo di stato, ma anche l’uomo. Infatti, nonostante sia evidente il filo conduttore che lega tutti i pontefici, e qui in particolare coloro che si sono avvicendati da Pio IX a Francesco, è pure altrettanto evidente che ognuno di essi abbia avuto ed ha delle caratteristiche che fanno di ogni pontefice e di ogni pontificato un “unicum”. Il luogo di origine, la famiglia nella quale sono nati e cresciuti, gli studi fatti, la comparsa della vocazione, lo svolgimento della carriera ecclesiastica, gli incontri, le passioni, i momenti di felicità, i drammi, sono tutti elementi che hanno contribuito a formare questi uomini e che ci aiutano a capire le scelte fatte durante gli anni passati alla guida della Chiesa, e che altrimenti possono apparire difficili da comprendere. Le illusioni che accompagnarono i primi anni di pontificato di Pio IX, l’autoritarismo di Pio X, i silenzi di Pio XII, l’umanità di Giovanni XXIII, la fragilità di Giovanni Paolo I o la fermezza di Giovanni Paolo II, diventano più facili da comprendere se si guarda alla storia dell’uomo prima dell’investitura papale e se si considera che quella storia, questi uomini, se la portano dietro durante tutto il pontificato, sino alla fine. Su queste storie si innestano poi le posizioni politiche, culturali, sociali, le adesioni ad uno schieramento moderato piuttosto che ad uno più conservatore, le modalità con le quali avviene l’elezione all’interno del Conclave, la scelta dei collaboratori e dei funzionari etc. Elementi che permettono di chiudere il cerchio intorno al Papa e al pontificato, ma che sono poi anche un punto di partenza per analizzare l’evoluzione del cattolicesimo e delle società che con esso sono in contatto in epoca contemporanea. Quello che risulta evidente, almeno credo, è che ognuno dei papi ritratti in questo libro lascia alla storia, dopo la sua morte, o dopo le sue dimissioni, una traccia indelebile proprio per la sua unicità.